9.3. DISSOLUIZIONE DELLE PRIME SEI OCCULTANTI RIMOZIONI
( Apocalisse, 6, 1-37)

Poi l’io-agente (di Giovanni) intuì quando l’Intelletto dissolse la prima occultante repressione e rilevò che uno dei quattro atteggiamenti (di Giovanni ) passionalmente significava:” Accostati e osserva”
Ed ecco apparire una principiante intellettualità. E colui che la gestiva lanciava gravissime accuse e gli fu dato il potere sovrano; egli venne allo scoperto come vincitore e per vincere.
Quando l’intelletto teocratizzante dissolse la seconda occultante repressione , il secondo aspetto dell’uomo, quello laborioso, significò: “Approfondisci e osserva”

E allora fu attivata l’intellettualità bellicosa. E colui che la gestiva tolse la pace dalla terra, affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri.
Quando l’intelletto teocratizzante dissolse la terza repressione occultante, il terzo atteggiamento di Giovanni, quello umano, significò: “Approfondisci e osserva”. Ed ecco emergere una intellettualità inquirente, e colui che la gestiva era un giudice. E udì una voce che significava: “A ognuno secondo le sue opere”
Non danneggiate l’attività sacerdotale e quella intellettuale”
Quando l’intelletto teocratizzante dissolse la quarta repressione occultante, l’io-agente comprese il messaggio che significava: “Approfondisci e osserva”
Ed ecco emergere una intellettualità vegetativa e colui che la gestiva si occupava della morte. E gli fu dato potere su un quarto dell’umanità per distruggerla con la guerra, con la carestia, con la morte, e mediante gli animali selvatici.
Quando l’intelletto teocratizzante dissolse la quinta repressione occultante, egli sentì le emozioni di coloro che furono sacrificati a causa delle concezione teocratica e del consenso espresso. E significavano passionalmente :“Fin a quando, o Sovrano che sei giusto e veritiero, non vendicherai la nostra sofferenza, su tutti gli abitanti della terra ?”
E allora ad uno fu dato un ruolo di purezza e venne annunciato loro di aspettare ancora un po’ finché non ci fosse stato un numero sufficiente di cristiani confratelli che avrebbero sofferto come loro.
Quanto l’intelletto teocratizzante dissolse la sesta repressione occultante avvenne un vasto sconvolgimento psichico entro di me. Il mio conscio si offuscò e l’inconscio si macchiò di atrocità. E molte comunità andarono distrutte. Tutto l’orizzonte fu sconvolto
E allora tutti i potenti della terra ebbero paura e cercavano di nascondersi: governanti, guerrieri, potenti e schiavi davanti a me avevano paura e andarono a nascondersi, dicendo:”O montagne cadete su di noi e distruggeteci e risparmiateci il furore dell’Intelletto teocratizzante, è arrivato il giorno della sua vendetta. Chi potrà opporgli resistenza?”
NOTA: I quattro animali raffigurano i quattro tratti della personalità di Giovanni: il leone la mania per la sovranità politica, l’aquila il pensiero teorico, il bue la laboriosità e la faccia d’uomo, lo stato sociale ( di trovatello emarginato e deprivato di ogni diritto come gli schiavi) dell’autore. Lo stato sociale di trovatello, emarginato e discriminato, affetto da gravi disturbi psichiatrici, tormentato da acute sofferenze, generati dalla sindrome di abbandono, costituiscono la motivazione intrinseca della sua collaborazione al progetto teocratico di Pietro, e poi all’elaborazione dell’Apocalisse. I teologi hanno ignorato completamente la personalità sia di Giovanni che di Pietro, rendendoli due uomini-marionette nella mani di Dio e di Gesù. Questi furono strumentalizzati a scopo del potere politico, di stampo teocratico, che dura ancora oggi, incarnati dal papa. Solo potere politico. Il dramma dei figli abbandonati, motivazione intrinseca che generò creazione del Vangelo e poi dell’Apocalisse, dai teologi fu completamente ignorato. Nel secolo scorso lo hanno ripreso solo i laici e gli scienziati. L’intelletto di questo sogno è quello di Giovanni. Sul piano della meta-comunicazione (Watzlavik, 1964) emergono il dramma e le sofferenze patite da Giovanni, uno sventurato trovatello, e, come reazione, la sua paraoia, che ora progetta stragi, sangue e vendette. Questo sogno è il programma teorico poi realizzato dalla inquisizione, espresso per simboli. Raggiunto il potere politico, gli inquisitori lo esprimeranno
non più in simboli, ma in concetti e terribilissimi fatti concreti.